Una volta inseriti i primi dati, il nostro algoritmo proprietario restituisce un punteggio in termini di indice di rischio (che si basa ad esempio su rapporto tra impegni già presenti, reddito dichiarato e importo richiesto, informazioni da banche dati creditizie come CRIF, numero richieste nell'ultimo periodo in pending/rifiutate da altri enti o al contrario assenza di impegni negli ultimi 24 mesi che impedisce di elaborare una previsione sul comportamento creditizio...).
Se questo indice di rischio non è in linea con i nostri requisiti per ottenere un finanziamento, allora procediamo con un rifiuto.
Ci teniamo a sottolineare che si tratta esclusivamente di metodi statistici, basati su variabili e classi di dati: questo non significa che la persona che ha richiesto il finanziamento non sarebbe stata in grado di ripagarlo, ma semplicemente che per alcune sue caratteristiche risulta, secondo i nostri algoritmi, con un rischio più elevato di altre e per noi non sostenibile.
La mail che inviamo con la comunicazione del rifiuto vale a tutti gli effetti come una liberatoria.